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AI (Intelligenza Artificiale), l’amica geniale?

L’intelligenza è stata definita in molti modi: capacità di astrazione, logica, comprensione, autoconsapevolezza, apprendimento, conoscenza emotiva, ragionamento, pianificazione, creatività, pensiero critico e risoluzione dei problemi. La teoria della triarchia del pensiero (così chiamata perché si basa su suddivisioni triadiche) afferma anche che l’intelligenza si esprime attraverso tre componenti fondamentali: analitica, creativa e pratica.

Si parla tantissimo di AI (Intelligenza Artificiale) e, credo, ne sentiremo parlare sempre di più. Si iniziano però ad intravedere anche tantissimi problemi all’orizzonte: legali, filosofici, etici, morali e sociali.

L’intelligenza artificiale è già oggi presente in molti settori, ad esempio nella tecnologia dell’informazione, utilizzata per automatizzare alcune attività, come la risposta alle email o il rilevamento delle intrusioni informatiche, nell’assistenza sanitaria, per analizzare i dati medici per identificare le condizioni mediche o per aiutare a prendere decisioni diagnostiche, in finanza, per fare previsioni finanziarie e per automatizzare alcune attività finanziarie, nei trasporti, per sviluppare sistemi di guida autonoma per automobili e veicoli aerei, nel retail, per raccomandare prodotti ai clienti in base alle loro precedenti acquisti e interessi e in agricoltura, per monitorare le condizioni dei campi e ottimizzare l’irrigazione e altre attività.

E nel campo della creatività?

Sono già tanti gli esempi dell’utilizzo dell’AI nel campo delle immagini. Shutterstock, una delle più note banche immagini commerciali, ha annunciato una partnership estesa con OpenAI, che vedrà il modello “da testo a immagine” di intelligenza artificiale DALL-E 2 integrato direttamente nella loro piattaforma. Anche Adobe Stock accetterà e venderà contenuti generati da intelligenze artificiali, e credo che molti altri seguiranno a brevissimo. 

Un grande marchio italiano, Barilla, ha pubblicato sui suoi canali social un post creato con immagini digitali realizzati con l’AI, per pubblicizzare il brand Mulino Bianco. Ora se ne parla molto, ed è un argomento di moda, quindi ha sicuramente fatto bene ad utilizzarlo dal punto di vista comunicativo. Al momento questa modalità viene apertamente dichiarata, ma tra quanto tempo verrà utilizzata senza che ne saremo consapevoli? Credo tra non molto.

Fonte: Post Instagram Mulino Bianco Barilla

Anche nel campo dell’art,e l’utilizzo delle AI si è già affermata come nel caso di Mario Klingemann, artista tedesco tra i pionieri e sostenitori del movimento artistico dell’intelligenza artificiale. Una sua opera,  Memories of Passersby I, è già stata venduta da Sothebys il 6 Marzo 2019. Klingemann fa affermazioni molto coraggiose: 

“Gli esseri umani non sono originali. Reinventano solo, creano collegamenti tra le cose che hanno visto. Mentre gli esseri umani possono solo costruire su ciò che hanno imparato e ciò che altri hanno fatto prima di loro, le macchine possono creare da zero”.

“Il nostro cervello umano è troppo limitato per immaginare quanto possa diventare potente la creatività delle macchine”.

Quest’ultima frase mi trova molto d’accordo. Al momento non riusciamo a comprendere tutte le possibili implicazioni di questa tecnologia e, come spesso accade,  l’uomo di fronte a qualcosa che non conosce e non comprende appieno, ha paura. I potenziali problemi però sono tanti, la gestione della privacy, l’archiviazione, la condivisione, la profilazione, la manipolazione e la governance dei dati così cruciali per questa tecnologia, la paura dell’impatto sulle professioni e la società in generale, la possibilità che difetti di progettazione (accidentali, ma anche volontari) possano creare algoritmi distorti e discriminatori ed infine il controllo ed allineamento dei valori umani e sociali, saranno la sfida per il futuro di tutti. Dovremo anticipare, governare e legiferare su tutti questi aspetti, per non farci trovare impreparati di fronte a questa tecnologia, che sembra sempre un passo avanti a noi.

Al momento non ho assolutamente abbastanza elementi per demonizzare o lodare l’AI (“l’amica geniale”), ma è già qui, ed ora dovremo inevitabilmente farci i conti. Non è solo una moda del momento, è entrata ed entrerà a far parte sempre di più in tutte le pieghe del nostro vivere quotidiano privato e professionale, dobbiamo saperne di più.

C’è anche chi vede sviluppi interessanti per l’umanità, come ad esempio Arthur Miller, in un suo articolo sul Guardian apparso il 4 Marzo 2019 dal titolo: “Can machines be more creative than humans?” ne da una chiave di lettura possibilista.

…”Due monumentali atti di creatività hanno dato il via al XX secolo. La teoria della relatività di Einstein e lo sviluppo del cubismo di Picasso ci hanno fatto vedere il mondo in modi nuovi e profondamente diversi e hanno portato a sviluppi scientifici e artistici di portata mondiale. Entrambi sono nati dalla scoperta di connessioni tra campi che sembravano non avere nulla a che fare l’uno con l’altro. Einstein ha visto un legame tra le leggi della termodinamica – del modo in cui il calore scorre – e la natura dello spazio e del tempo, mentre Picasso si è rivolto agli sviluppi della matematica, della scienza e della tecnologia per ampliare la sua tavolozza artistica.

Forse in futuro, con le loro conoscenze enciclopediche e le loro fulminee capacità di elaborazione, i computer inizieranno a compiere simili slanci di immaginazione, prima eguagliando e poi superando la creatività umana. Tali salti potrebbero avere un valore incalcolabile per l’umanità, aprendo nuove strade culturali e scientifiche da esplorare, creando nuove forme d’arte, letteratura e musica, aiutando la ricerca medica e suggerendo modi per affrontare il nostro clima in crisi e la crescente crisi ecologica. Lungi dal sostituirci, potrebbero potenziarci, consentendo a uomini e macchine di lavorare fianco a fianco ai massimi livelli di creatività.

Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita).

Fonti online:

https://www.robadagrafici.net/shutterstock-vendera-immagini-stock-generate-dallintelligenza-artificiale-con-laiuto-di-openai

https://www.macitynet.it/adobe-immagini-generate-ia-intelligenza-artificiale

https://www.ai4business.it/intelligenza-artificiale/come-lai-sta-innovando-il-modo-di-fare-arte

https://www.theguardian.com/technology/2019/mar/04/can-machines-be-more-creative-than-humans